Monitorare le statistiche in ambito web.
Assodato che per eseguire delle strategie efficaci non potremmo affidarci solo ad esperienza e intuito, sappiamo che tutto si basa sui numeri e sul loro rapporto con gli utenti che popolano ogni giorno il web alla ricerca dei più disparati argomenti, prodotti o servizi.
So bene che non vi scrivo niente di nuovo, ma tenerlo presente rientra sicuramente tra le azioni da fare per rafforzare le proprie strategie di comunicazione.
Capirne il comportamento in un’epoca dove si sono fissati degli stereotipi sembrerebbe semplice, ma non lo è affatto.
Il web e i suoi strumenti determinano comportamenti completamente differenti da quelli che spesso sono consolidate realtà nel mondo fisico.
Le procedure di acquisto, la scelta del prodotto, i rapporti di paragone tra prodotti simili è completamente differente.
Lo sono anche le interazioni sulla base degli strumenti utilizzati.
Monitorare e conoscere comportamenti e abitudini degli utenti è una professione configurata come studio della psicologia del web, spesso delegata a chi si occupa quasi esclusivamente di Web Marketing, ma non solo…
Per pianificare ed eseguire delle opportune strategie dovremmo capire esattamente quali siano gli strumenti preferiti dagli utenti e quali le tendenze aldilà delle new addictions anche se su questo sicuramente si potrebbe aprire un capitolo a parte evitando di entrare nel dettaglio psicologico delle dipendenze.
Esaminiamo invece le statistiche e il loro andamento così come le preferenze degli utenti che vedono punti percentuale elevati e differenti da nazione a nazione.
In questo articolo ho preso a riferimento i dati forniti da StatCounter e da Statista anche se possiamo trovare statistiche dettagliate da più fonti accreditate e non di parte.
Dunque non solo curiosità, ma elementi che ci faranno riflettere su dove compiere azioni mirate sulla base del pubblico, delle loro preferenze e dell’area geografica a cui siamo interessati.
Se prendiamo un singolo Social o ci chiediamo quale Social Network possa essere più usato, non possiamo fare a meno di pensare a Facebook.
Alcune statistiche hanno letteralmente sfondato le previsioni proposte solo pochi anni fa.
A partire dal quarto trimestre del 2018, Facebook ha avuto 2,32 miliardi di utenti attivi mensilmente.
Nel 2015 il numero di utenti attivi mensilmente era appena superiore a 1 miliardo.
Vediamo nel dettaglio i Social Network più popolari e con il maggior numero di utenti attivi mensilmente a gennaio 2019:
- Facebook con 2,27 miliardi
- Youtube con 1,9 miliardi
- WhatsApp con 1,5 miliardi
- Facebook Messenger con 1,3 miliardi
- WheChat con 1 miliardo
- Instagram con 1 miliardo
- QQ con 803 milioni
- QZone con 531 milioni
- Reddit e Twitter con circa 300 milioni
Questi dati sono un grande indicatore, la presenza costante dei Social Network nella vita dei propri utenti ha un impatto sociale immenso.
L’utente trascorre parte della sua vita diviso tra offline e virtuale, in un precedente articolo relativo alla crescita degli utenti sul web e dal titolo: “Il web non aspetta nessuno” evidenzio come da comprovati dati che il tempo trascorso online è di circa 100 giorni l’anno.
Un dato che può fare impressione da un lato e dall’altro ci mostra un cambiamento epocale che rappresenta motivo di riflessione importante.
Desktop, smartphone o tablet, con quali dispositivi gli utenti trascorrono quasi un terzo della loro vita sul web?
Qui i dati percentuale sono molto differenti da nazione a nazione, da marzo 2018 a marzo 2019, ne prendiamo a riferimento tre: Globale, Italia e Stati Uniti.
Globale:
- Mobile 48,98%
- Desktop 47,04%
- Tablet 3,98%
Italia:
- Mobile 54,5%
- Desktop 41,28%
- Tablet 4,22%
Stati Uniti:
- Mobile 50,02%
- Desktop 42,17%
- Tablet 7,81%
Il trend della navigazione da mobile è ormai in un’ascesa incontenibile anche per ragioni pratiche e tecniche.
Con un dispositivo mobile si possono collegare tutti ed eseguire azioni di navigazione sui principali Social Network o piattaforme di shopping online grazie alle applicazioni.
Un dispositivo mobile può essere portato ovunque ci si trovi e può trasmettere ovunque ci sia una discreta connnessione.
I costi, salvo non cercare il top, sono sempre molto limitati e alla portata di tutti.
Altro fattore che contribuisce a selezionare l’utilizzo dei device è legato all’ambiente, se lavorativo o ludico vi è differenza anche se è risaputo che spesso le pause lavorative sono destinate a verificare la timeline di Facebook o le stories di Instagram anche da desktop…
In altri ambiti la scelta è obbligatoria per ragioni tecniche e di usabilità.
Potrete comunque notare che la percentuale maggiore è rappresentata dal formato schermo presente su uno dei tanti smartphone da 3.7 pollici.
Vediamo i dati globali sulle preferenze di risoluzione in pixel degli schermi.
- 360×640 il 18,23%
- 1366×768 il 10,37%
- 1920×1080 e del 8,2%
- 375×667 il 5,05%
- 360×720 il 2,96%
- 1440×900 il 2,86%
Preferenze risoluzione in pixel degli schermi in Italia
- 360×640 il 18,49%
- 1366×768 è dell’11,59%
- 1920×1080 è del 10,81%
- 375×667 il 5,53%
- 1440×900 il 3,52%
- 1280×800 il 3,16%
Noterete che per l’Italia manca il formato 360×720 pixel, le altre percentuali sono abbastanza similari ad eccezione del formato 1920×1080 pixel corrispondente al formato 22 pollici.
Spero che chi ha avuto la pazienza di leggere sin qui non si chieda che senso abbia riportare la dimensione e le preferenze.
Credo che sia un aspetto importante da tenere in forte considerazione, una scelta obbligata secondo le esigenze dell’utente, seppure siano ormai anni che parliamo di responsive spesso si rischia di trascurare l’analisi di come sarà visibile il nostro sito a seconda del device utilizzato.
Vi capiterà spesso di incontrare durante la navigazione da mobile delle lunghe e infinite home page dove alla fine vi stancate di scrollare la pagina, salvo non vi sia un indice dei contenuti.
Meno problematico da desktop.
In ogni caso che sia uno smartphone da 5,5 pollici o un iMac 27, la visualizzazione dovrà essere sempre perfetta, anche se noterete che su iMac 27 alcuni contenuti appaiono smarriti.
Eppure l’attenzione non è posta solo al responsive, notate che c’è fermento seppure la loro prime apparizioni risalgono al 2016…
Oggi interessarsi alle PWA è quasi di vitale importanza.
Una Progressive Web App può essere usata da chiunque indipendentemente dal Browser usato, è responsive, sicura e praticamente simile alle app.
A proposito di browser, quali sono quelli più usati?
Browser più usati nel mondo:
- Chrome per Android 30,05%
- Chrome versione 72.0 20,6%
- Safari iPhone 10,02%
- Chrome 73.0 6,53%
- Firefox 65.0 2,72%
- Safari iPad 2,55%
Browser più usati in Italia
- Chrome per Android 28,62%
- Chrome 72.0 22,83%
- Safari iPhone 9,11%
- Chrome 73.0 7,62%
- Firefox 65.0 4,17%
- Safari 12.0 3,95%
Appare anche qui evidente che i browser principalmente utilizzati sono intimamente legati alla navigazione da mobile.