Strumenti e plugin utili per monitorare il sito web

Strumenti e plugin utili per monitorare il sito web.

Chi ci lavora sa bene che passiamo spesso tantissimo tempo seduti a monitorare il nostro sito o i nostri siti web.

Quante volta ci siamo chiesti se ci sia un modo che vada oltre le metriche di Analytics per tenere il nostro sito sotto controllo?

Premesso che ogni eventuale problema potrebbe essere identificato in parte dal log degli errori, o tramite la funzione debug di WordPress, potremmo riscontrare problemi nei tempi di caricamento del sito sia nel back-end che ne front-end e non avere domestichezza con altre funzioni, in questo caso ci può essere di aiuto un plugin removibile dopo l’analisi o alcuni tool reperibili online.

La buona notizia è che ci sono ottimi strumenti che possono facilitarci la gestione e il monitoraggio del nostro sito e individuare con esattezza quale plugin o tema ci fa consumare eccessive risorse, ma non solo, ci tiene informati su eventuali aggiornamenti, possibili rischi sulla sicurezza e accessi indesiderati.

La nota dolente sono i plugin.
Oltre 500.000 (cinquecentomila) plugin sono presenti solo nel repository di WordPress.
Per la maggiore rappresentano qualcosa di simile ad un bambino che entri in un negozio di dolciumi e possa servirsi a volontà.
Le conseguenze nell’abusarne sono quasi scontate, indigestione, mal di denti o iperglicemia.

Adesso prendiamo il nostro sito, a partire da eventuale installazione di un tema con Page Builder o uno dei tanti Visual Composer, abbiamo generalmente più plugin che operano per un corretto funzionamento del tema, a cui si aggiungono una media di circa 10 plugin ripartiti tra:

  • Form di contatti
  • Recaptcha
  • E-commerce
  • Gateway di pagamento
  • Social share
  • GDPR
  • Cookie
  • Sicurezza
  • Antispam
  • SEO
  • ROI
  • Editor
  • Login
  • Portfolio
  • Slider
  • Booking
  • Multilingua

Giusto alcuni che sono quasi sempre presenti anche su siti semplici o delegati solo alla funzione di Blog.

Buona parte dei plugin agevolano e si rendono necessari sul front-end, prendiamo l’esempio di una prenotazione o un acquisto, il classico form di contatti e il banner per il consenso dei cookie.
Questi plugin per poter funzionare richiedono file CSS, file JavaScript.
Il tutto si traduce in richieste che vengono inviate al server e devono restituire risposte al browser dell’utente, sono spesso così elevate che il server non riuscendo a gestirle tutte si arresta in modo anomalo impedendo il corretto funzionamento del sito o determinate un rallentamento gravoso.
Stesso identico problema per il database, più plugin abbiamo installato e maggiori saranno le richieste al database ogni volta che una pagina dovrà essere caricata.

Abbiamo dedotto che più plugin installiamo e più riduciamo le risorse del database, inoltre tenere inattivi i plugin o rimuoverli non sempre è sufficiente anche per la rimozione dal database.

Un altro punto fondamentale è di verificare sempre la piena compatibilità tra i vari plugin per evitare possibili conflitti e malfunzionamenti.
Usate sempre il forum degli sviluppatori per capire dai commenti che problemi o incompatibilità possa presentare quel dato plugin, sempre che vi sia realmente necessario installarlo.

I plugin possono rappresentare un problema anche sul piano sicurezza e non solo per mancati aggiornamenti.
Un’ulteriore ragione per limitarne l’uso.
Non meno importante è come viene scritto il codice del plugin, frequentate i forum, leggetene sempre i commenti e se avete dubbi chiedete senza pietà.

Se potete testateli in un ambiente di staging.

Una soluzione che può essere utile è anche quella di utilizzare un filtro per i plugin in modo che funzionino solo sulle pagine interessate, potete provare:

A proposito di plugin, vediamo alcuni destinati al monitoraggio e alla verifica delle risorse consumate, insieme alle loro caratteristiche principali.

Verificare il consumo di risorse sul proprio sito 

Anni fa mi capitò di utilizzare in più occasioni il plugin P3 Plugin Performance Profile, i risultati erano ottimi e individuare i plugin che consumavano più risorse era immediato, un grafico a torta mostrava chiaramente quali plugin rallentavano il sito.
Ricordo benissimo che WPML, Revolution Slider, Woocommerce, ContactForm7 e alcuni utilizzati per la condivisione sui Social (quelli fighissimi flottanti)vincevano quasi sempre in termini di consumo.

P3 è abbandonato da anni e anche lui era un mero strumento da installare, verificare e rimuovere al volo dato che possedeva non pochi bug anche sul piano sicurezza.

Nel tempo altri plugin si sono imposti nel panorama ed alcuni trovano sicuramente un ottimo riscontro.

Premesso che con una versione Chrome per sviluppatori un semplice Ctrl+Maiusc+I e la dovuta analisi possiamo ottenere informazioni vitali.

UsageDD

Questo plugin ci consente di monitorare l’utilizzo delle risorse di WordPress.
Non ha alcuna pagina di impostazione e praticamente non utilizza risorse .

  • Query MySQL
  • Quantità di memoria utilizzata dal codice della pagina
  • Tempo richiesto per generare la pagina
  • Tempo di CPU necessario per stampare l’intera pagina
  • In alcuni casi il tempo al primo byte
  • Le informazioni verranno visualizzate nella parte inferiore della pagina quando si è loggati

Plugin Garbage Collector

Scansionare, analizzare, pulire e ottimizzare il database alla ricerca di frammenti lasciati da plugin rimossi.

Query Monitor

Probabilmente tra gli strumenti più completi, nel momento in cui scrivo il plugin è stato aggiornato poche settimane fa.

Alcune delle caratteristiche per le query del database e per l’ambiente:

  • Mostra tutte le query del database eseguite sulla richiesta corrente
  • Mostra le righe e il tempo interessati per tutte le query
  • Mostra notifiche per query lente, query duplicate e query con errori
  • Query filtra per tipo di query ( SELECT, UPDATE, DELETE, ecc)
  • Filtra query per componente (WordPress core, Plugin X, Plugin Y, tema)
  • Filtra le query chiamando la funzione
  • Visualizza informazioni di query aggregate raggruppate per componente, funzione di chiamata e tipo
  • Mostra varie informazioni PHP come il limite di memoria e i livelli di segnalazione degli errori
  • Sottolinea quando uno di questi viene sovrascritto in fase di runtime
  • Mostra varie informazioni su MySQL, inclusa la cache e la configurazione relativa alle prestazioni
  • Sottolinea il fatto che eventuali configurazioni relative alle prestazioni non sono ottimali
  • Mostra vari dettagli su WordPress e sul server web
  • Mostra i numeri di versione per tutte ciò che è installato

Plugin Detective

Un plugin che si può rivelare utile ed evitare di rinominare da ftp uno per uno i plugin quando ci sono errori o conflitti tra plugin.
Può individuare il plugin causa del problema e ripristinare un corretto funzionamento del sito anche nei peggiori scenari.

Disk Usage Sunburst

Mostra tutti i file presenti nel tuo sito WordPress in un grafico a torta.
Mostra le dimensioni di tutti i file:core, temi, plugin e database, della tua installazione di WordPress in una sola volta.

Debug Objects

Ci fornisce informazioni sia sul back-end che sul front-end.
Dopo l’installazione sarà visibile un pulsante “Oggetti” in alto.
E dopo aver cliccato si può ottenere il tempo di caricamento della pagina, la memoria utilizzata e altre opzioni.

WordPress Inspector

WordPress Inspector ispeziona il tuo sito per verificare: velocità, sicurezza e prestazioni.
Caratteristiche

  • Velocità: controlla i problemi che causano una bassa velocità
  • SEO: controlla eventuali problemi che causano il calo dei ranking SEO
  • Sicurezza: verifica il tuo WordPress per vulnerabilità e problemi di sicurezza
  • Prestazioni: verifica le prestazioni del tuo WordPress
  • Tema: verifica il tuo tema per eventuali problemi di sicurezza
  • Plugin: identifica plugin o temi non funzionanti
    WordPress Inspector include uno scanner che cerca plug-in e temi danneggiati e ti consiglia le alternative

Jetpack

Con ben 5 milioni di download è sicuramente tra i preferiti dagli utilizzatori di WordPress, per utilizzarlo sarà necessario possedere un account wordpress.com e collegarlo al vostro sito web.
Cosa può fare:

Monitorare i tempi di inattività del sito attraverso il controllo che avviene ogni 5 minuti, l’avviso avviene tramite e-mail.

Sebbene abbondantemente utilizzato e collegato per via del fatto che è costantemente collegato, potrebbe non essere la soluzione adeguata se dobbiamo eseguire solo una verifica specifica.
Il suo sistema in questo caso è relegato al solo alert di downtime.

ManageWP

Disponibile nella versione Free e nella versione Premium, grazie ad un’unica dashboard ci consente di monitorare e gestire più siti web senza limiti, dispone di un ottimo sistema di backup e ripristino, vediamo tutte le caratteristiche:

  • Backup
  • Clonazione del sito e migrazione
  • Monitor Uptime, avvisa se il sito è down
  • Aggiornamenti sicuri grazie alla creazione di un punto di ripristino
  • Sucuri per la sicurezza del sito e prevenzione
  • Controllo delle prestazioni
  • Report personalizzabili
  • Funzione per nascondere o rinominare gli strumenti di ManageWP
  • Integrazione con Analytics e possibilità di leggere i dati da una sola dashboard
  • Modalità manutenzione
  • Funzioni di codice per migliorare o implementare
  • Autenticazione a due fattori
  • Un solo accesso ad una sola dashboard per avere tutti i siti sotto controllo
  • Gestire da una sola schermata tutti i commenti
  • Sincronizza il sito da locale a remoto con un click
  • Gestisce plugin e temi
  • Costanti aggiornamenti su potenziali vulnerabilità
  • Template Builder
  • Verifica link rotti nel sito

Escludendone alcune funzioni che possono apparire superflue, altre sono non solo interessanti ma utilissime.
Anche in questo caso dobbiamo considerare che come plugin e per poterci offrire il monitoraggio continuo, dovrà essere sempre attivo…

Nella lista sotto potrete verificare altri plugin a pagamento utilizzati per il monitoraggio.

Freshping

Uptime Robot

Super Monitoring

Web Performance Monitor

App Dynamics

SmartBear AlertSite

Tra i servizi online destinati al monitoraggio di cui a breve farò una recensione suggerisco anche i tools presenti su: websiteplanet.com

 

 

Il Prezzo Giusto per un Sito Web

Il Prezzo Giusto per un Sito Web.

Premesso che non esiste per via delle infinite varianti e personalizzazioni.


Di questi tempi pare un inno alla sommossa, scuote gli animi e spesso crea irrefrenabili istinti di ogni genere.

Vivendo in un’epoca dove tutto o quasi tutto passa in rete è scontato che uno degli strumenti per comunicare maggiormente diffusi sia oggetto di discussioni sia per gli addetti ai lavori che per il cliente o potenziale che cerca informazioni.

Si, certo che cerca informazioni e il più delle volte il preventivo è solo l’ultima azione di paragone che viene eseguita.

Banale, ma devo fare un esempio.
Il signor Franco ha pensato di iniziare a fare del footing la mattina, dovrà dunque dotarsi dell’abbigliamento adeguato.
Quale è la prima cosa che fa il signor Franco?
Se è un navigatore incallito andrà a verificare sul web quali indumenti gli servano con esattezza, quali siano le caratteristiche e quali siano i prezzi degli stessi.
Consulterà più siti alla ricerca di quello che lo colpisce per forma, colore e prezzo  e sporadiche informazioni tecniche.
La seconda azione è dare una chance ai negozi in zona, serve più tempo e quindi la ricerca spesso si ferma a due o tre attività.

Adesso il signor Franco ha almeno un’idea di ciò che gli può servire e di quanto complessivamente potrà spendere.

Ha un’idea personale, non ha dietro un tecnico sportivo che gli suggerisca quale sia il capo d’abbigliamento o la scarpa più idonei per la tipologia di uso, comfort e durata.

Lo stesso tecnico sportivo se interpellato sarebbe in grado di spiegare le reali differenze tra alcuni prodotti che sono già inseriti nella lista dei desideri e prodotti destinati ad un uso tecnico.

Il signor Franco decide comunque di acquistare su uno shop online anche per via del prezzo accessibile e in considerazione del fatto che non essendo un professionista non gli servirà un abbigliamento tecnico di alto livello.

Il signor Franco è al suo primo step come running.

In un ciclo di questo tipo e nell’ipotesi esposta che vi sia il consiglio del tecnico sportivo le tempistiche tra la nascita dell’idea di fare corsa la mattina e il completamento con l’acquisto dell’abbigliamento ha un arco temporale variabile e con più figure in gioco, non ho inserito la figura del medico che attesti lo stato di salute…

Premesso questo, vediamo perché l’esempio collegato al sito web e al suo prezzo.

Tariffa oraria e tempi di esecuzione di un sito web

La tariffa oraria e i tempi di esecuzione di un sito web oltre a costi aggiunti dovuti ad eventuali software di terze parti a pagamento determinano il costo finale, altresì va considerato un adeguato lavoro in ambito SEO e una programmazione futura in grado di assicurare un’ascesa sui motori di ricerca impedendo il ritrovamento del sito web solo attraverso l’esatta digitazione dell’indirizzo.

Ogni sito può presentare differenze fondamentali e ciò rende difficile uniformare un progetto all’altro.

Ho usato il termine “Progetto”, un sito web che non abbia alle spalle un progetto è pari a contenere l’acqua in uno scolapasta.

Il Progetto è la base di ciò che potremmo e dovremmo ottenere e va distinto dal preventivo, il costo sarebbe sempre da indicare separatamente.

A riguardo scrissi un articolo nel 2016.
Questi si distingue dal sommario preventivo finale indicante alcune e spesso solo generiche voci.

Proprio il progetto ha una grande incidenza sul costo complessivo.

La tariffa oraria, sebbene da nessuna parte sia indicato con esattezza che tariffa applicare, il costo medio è riconosciuto tra i 35 e i 70 euro, se interventi singoli di assistenza ho visto richieste anche da 90 euro.

Troppo?

Prendiamo ad esempio altre categorie di lavoratori e la loro tariffa oraria:

  • Architetto – Da 50 a 75 euro
  • Ingegnere ITC – Tralasciando la tariffa a percentuale sulla base del lavoro, la retribuzione va oltre i 100 euro l’ora ovviamente con differenze dettate da più fattori inerenti alla tipologia di progetto
  • Medico – Da poco più di 20 euro per una guardia medica a circa 60 euro per un medico generico
  • Avvocato – Dai 120 ai 500 euro
  • Meccanico in officina autorizzata – Dai 35 ai 70 euro
  • Falegname – Da 20 a 50 euro
  • Termoidraulico – Da 35 a 60 euro
  • Serramentista – Da 20 a 35 euro

Sono escluse dalle tariffe medie indicate tutte le possibili varianti come chiamate d’urgenza, festivi e spostamenti da sede a destinazione richiesta.

Probabilmente conoscevate già bene le tariffe indicate che ci servono seppure in modo approssimativo per capire il valore del tempo/lavoro che c’è dietro a un sito web.

La Consulenza per un sito web

In precedenza abbiamo parlato di Progetto, ma prima viene la parte Consulenza.
La consulenza è quell’incontro che si svolge tra committente e potenziale esecutore del progetto.
Si perché non siamo solo meri esecutori, ma svolgiamo anche il ruolo di consulenti seppure questo termine non sia abbondantemente utilizzato.

Basta vedere i codici ATECO per capire quanti ruoli specifici ruotino in questo campo.

Torniamo a noi, senza consulenza non si può sicuramente portare avanti alcun progetto, la consulenza inizia poco dopo i formali saluti e le presentazioni.
Dopo aver attentamente ascoltati le esigenze del cliente, si mette in moto il sistema per trovare soluzioni alle sue richieste e si dovrà esporre seppur sintetica, una consulenza che sarà bagaglio di conoscenza e capacità di discernimento per il cliente in ambito del progetto o per futuri progetti.

Quello che oramai definiamo ovunque briefing richiede fondamentalmente alcuni fattori:

  • Saper ascoltare
  • Capacità di comprendere il cliente
  • Il nostro tempo
  • La nostra esperienza

Nella maggior parte dei casi e salvo esito negativo si arriva alla fase progettuale che ha come esito finale la presentazione del Preventivo.

Abbiamo eseguito almeno 4 azioni:

  • La Consulenza
  • Lo studio di fattibilità sulla base della richiesta, quindi la ricerca di tutti gli elementi destinati all’esecuzione.
  • Il progetto
  • Il preventivo

Prendo ad esempio un sito semplice con 6 pagine così composte:

  • La Home page che raccolga una sintesi breve delle altre pagine.
  • L’azienda
  • Blog
  • Contatti
  • Servizi offerti o Portfolio

Nel sito di esempio è prevista una sola lingua.

I costi del sito a carico del cliente:

  • Hosting da 50 a 200 euro annuali
  • Tema Premium da 50 a 90 euro
  • Componenti, moduli o plugin non disponibili gratuitamente, da 20 a 40 euro

I nostri costi

  • Consulenza 40/80 euro l’ora per 2 ore
  • Progetto 40/80 euro l’ora per 4 ore
  • Preventivo 40 euro l’ora
  • Tempistiche di esecuzione quantificate in circa 16 ore a 40/60 euro l’ora

Dai sopra citati dati manca tutto quello che è necessario per avviare una buona strategia SEO, manca un piano editoriale, Mancano i contenuti in ottica SEO, mancano le immagini e il logo, ogni riferimento alla Search Consolle, Analytics e azioni Social oltre a necessarie azioni di sicurezza, backup e monitoraggio del sito.

Se facciamo una media dei costi indicati possiamo dedurne un costo finale complessivo di circa 920 euro al netto delle imposte.

Basterebbe per definire il costo di un sito?
Non esattamente, le variabili anche in un sito così basilare sono davvero tante e per ovvie ragioni possono cambiare le tempistiche e i costi.

Scegliere i temi per WordPress

Scelta dei temi per WordPress

Seguendo i vari gruppi su Facebook e diversi forum non è raro leggere domande che si ripetono quotidianamente e più volte al giorno.

Qual è il miglior tema per WordPress?

Mi consigliate un buon tema per un sito con e-commerce?

Che tema posso usare per un blog?

Travel tour, che tema conoscete?

Per un magazine che tema mi consigliate?

Dove mi consigliate di acquistare un tema?

I temi che ci sono sulla repository di WordPress sono validi?

Devo creare un Social avete idea di che tema usare?

Che tema posso usare per un E-commerce?

Mi è stato richiesto di creare un sito per una concessionaria, che tema uso?

Devo trovare un tema per un B&B con possibilità di prenotazione, dove trovo un tema?

Tutte le domande sono generalmente fatte da chi non solo ha poca esperienza, ma anche da chi spesso non ha le minime basi di programmazione che possano consentirgli di creare un tema in modo autonomo o personalizzare completamente un tema partendo da un framework.

Tralascio per i puristi l’uso di Genesis per la creazione del proprio tema, dedicando al Framework una breve carrellata sui temi Premium in vendita.

Da anni conosco e utilizzo anche Gantry, anche se per le particles qualcuno storce il naso, così come per l’aspetto molto simile a tanti Page Builder per via del suo sistema drag and drop, è un framework di Rockettheme arrivato ormai alla versione 5 che si rivela intuitivo e con impatto minimo in termini di risorse.

Marketplace di Themeforest

Amato e odiato.
Fonte di ispirazione, fonte spesso di guai per temi poco sicuri o con codice troppo sporco, così anche per le demo che poi nella pratica sono di improbabile similarità o con grosse difficoltà sulla personalizzazione.

Temi WordPress di Rockettheme

L’offerta è sicuramente ridotta, si può però contare su un’ottima assistenza e su comprovata serietà.
I temi sono sviluppati con il Framework Gantry.

Temi di Yootheme

Ne ho usati diversi e li ho trovati sempre ottimi e ben strutturati

Temi di Elegantthemes

Oltre il noto tema Divi sono presenti anche altri temi e plugin sviluppati dallo stesso team e idonei al perfetto funzionamento con i temi proposti, questo ci consente di evitare incompatibilità nell’utilizzo di altri plugin e ci garantisce un supporto adeguato.

La scelta del tema

Una vera croce perché non solo dovremmo scegliere il tema per l’aspetto grafico, ma anche per le funzionalità che ci offre.
Molto spesso il cliente ci chiede di poter vedere più temi così da poter scegliere quello che (solo) graficamente gli sembra più consono per la sua idea (non progetto).

Sta a noi guidarlo, anche se spesso non basta a rimuovere l’idea su un tema che sappiamo benissimo essere scarso.

Potremmo spiegargli e mostrargli il changelog del tema se ci rendiamo conto che il tema non è aggiornato da parecchio tempo o fare leva sulla velocità di apertura, sull’aspetto velocità noto che la sensibilità e la capacità di farsi consigliare è più elevata alla pari della difficoltà di gestione se sarà poi il cliente a gestire pubblicazioni e minime modifiche.

I Visual composer e PageBuilder non sono sempre la soluzione per semplicità di utilizzo.
Alcuni progetti possono richiedere elementi minimi se ben conosciuti e saputi utilizzare, testare anche in locale le proprietà e le potenzialità è sicuramente un buon punto di partenza e di studio.

Anche Gutemberg offre prospettive più ampie rispetto al Classic Editor.

Per correttezza e visto l’immane lavoro svolto dal team di WordPress, trovo corretto partire dai temi che WordPress mette Gratuitamente disposizione.
Per coloro che si vogliono invece cimentare nella creazione di un tema si possono avere le linee guida sul sito a questo indirizzo: https://codex.wordpress.org/Theme_Development inoltre è sufficiente una piccola ricerca per ottenere innumerevoli guide e video tutorial.

Uno dei temi di default di WordPress, come Twenty Seventeen o il più recente Twenty Nineteen
ci consentono di creare un gradevole aspetto grafico del sito, si può personalizzare senza eccessiva difficoltà e la documentazione per ogni tipologia di modifica è facilmente reperibile.
Inoltre si può contare sulla valida sicurezza di questi temi.

Evito in questo articolo di approfondire chi cerca effetti da Guerre Stellari e poi va ad installare temi nulled o temi che aprono non porte ma portali per il deface del proprio sito.
Scaricate solo da fonti attendibili, non sostenete la pirateria, alla fine un tema, se proprio lo dovete acquistare costa meno di una birra al giorno per un mese

Come capire se un tema è valido e adatto al nostro progetto.

Nell’ipotesi che optiamo per un dei temi gratuiti disponibili su: https://it.wordpress.org/themes/ andiamo a prendere in esame i dettagli del tema che ci consentiranno una minima visuale sull’affidabilità, in questo esempio il tema è “Futurio”:

Possiamo vedere lo screenshot del tema, la descrizione completa e varie compatibilità con i più diffusi plugin.
Sul lato destro, in alto abbiamo due pulsanti, uno per l’anteprima ed uno per il download del tema.
Sotto ulteriori ed utili informazioni.

  • Versione del tema: 1.2.11
  • Aggiornato: 29 marzo 2019
  • Installazioni attive: 10.000+
  • Pagina del tema
  • Lascia la tua valutazione
  • Lascia il tuo rapporto
  • Chiedi nel Forum di supporto

Perché è importante tenere in considerazione questi dati?

La versione del tema ci consente di verificare tutti gli aggiornamenti eseguiti.
La data dell’ultimo aggiornamento, questo è sicuramente tra gli aspetti più importanti, evitate come la peste temi che non sono aggiornati con frequenza.
Le installazioni attive indicano senza ombra di dubbio come gli utenti abbiano mostrato interesse e riscontrato funzionalità.

La pagina del tema porta al sito degli sviluppatori, è sempre cosa buona e giusta saperne di più.

Lascia la tua valutazione, lasciate un feedback sul tema.
Lascia il tuo rapporto, dopo il welcome vi verrà chiesto se volete contribuire con il team di sviluppo, è anche possibile segnalare il tema, non problemi del tema.
Chiedi nel forum di supporto, prima di scaricare il tema e anche successivamente, questa è spesso la nostra ancora di salvezza.
Qui possiamo scrivere su eventuali bug o difficoltà, leggere ancora prima di installare il tema, di eventuali problemi riscontrati da chi ha già il tema in uso.

Temi presenti su WordPress al momento dell’installazione.

Vero che ciò che è gratuito è molto spesso sottovalutato, ma nel caso dei temi che troverete preinstallati su WordPress c’è da dire che per alcuni progetti sono la soluzione ottimale in termini di funzionalità e sicurezza.
Dunque prima di cimentarvi in decine di richieste o tentativi di temi strafichi come appaiono nelle demo, valutate e studiate bene uno dei temi di default di WordPress, potrebbe facilitarvi la vita e rendere meno spinoso il percorso per ottenere un sito funzionale, sicuro e veloce nel caricamento.

Themeforest

Un immenso marketplace dove potete trovare migliaia di temi e anche migliaia di inutili temi.

Certo la scelta con così tanti temi è difficile, quale di questi sarà il tema adatto alle mie esigenze e quale mi offre un adeguato supporto, estrema sicurezza e compatibilità?

Anche qui utilizziamo i dati che in parte abbiamo visto in precedenza, ma prima cerchiamo tutti i temi disponibili per WordPress.
Andremo nella categoria senza entrare nel dettaglio della tipologia di tema.
Andate su: https://themeforest.net/category/wordpress

Potrete notare a colpo d’occhio che appare una lunga lista di temi ed oltre 60 pagine, i temi sono ordinati sulla base della popolarità, la popolarità è determinata dagli utenti che hanno acquistato il tema.

Elencherò solo quelli della prima pagina dove in prevalenza troverete i Multipurpose o multiuso, idonei per più tipologie di siti grazie alle innumerevoli pagine demo presenti nel pacchetto di installazione.

Temi-Themeforest

 

I temi indicati sono per un uso generale e spesso per niente idonei nel caso si debba realizzare un sito per una struttura ricettiva o dove sia da integrare un sistema di prenotazione, lo stesso vale per vendita o locazione di immobili o per noleggio auto, i casi sono tantissimi.

Come possiamo dunque districarci ulteriormente?

Sempre su Themeforest noterete che alla pagina che vi ho indicato e sulla colonna di sinistra potrete filtrare la vostra ricerca.

  • Potete scegliere la categoria
  • Selezionare per Tag
  • Per il prezzo
  • Per il numero di vendite
  • Per data, più o meno recenti
  • Per compatibilità con i plugin

Rockettheme

Potete vedere i temi a questo indirizzo: https://rockettheme.com/wordpress/themes

La scelta è sufficiente a coprire le più disparate esigenze, tutti i temi recenti che trovate sono realizzati con il Framework Gantry5.
Buona parte dei temi dispone di plugin sviluppati dallo stesso team.
Per esperienza personale sia con i temi per WordPress che per altri CMS, posso affermare che si tratta di ottimi temi e la curva di apprendimento non è elevata anche per chi è alle prime armi.
Il sistema si basa sull’utilizzo delle Particles che sostituiscono i moduli che trovate sui temi Page Builder e Visual composer.

Yootheme

A questo indirizzo potrete vedere le categorie dei temi presenti e le demo: https://yootheme.com/themes

Offre dei bellissimi temi page builder, il team è lo stesso che ha sviluppato il CMS Pagekit.
Sarà una questione soggettiva, ma nell’uso di svariati temi sviluppati dal team di Yootheme mi sono sempre ritrovato soddisfatto dei risultati ottenuti.
Linee pulite ed elementi essenziali uniti ad una buona cura del codice rendono questi temi adatti a varie tipologie di attività offrendo sempre un impatto visivo di tutto rispetto e tempi di caricamento ottimali.

Potrete scegliere la versione con licenza annuale per un sito, 3 siti o un uso illimitato.
Vale la pena fare un giro tra i temi e verificare da voi i tempi di caricamento e l’effetto visivo.

I temi di Yootheme sono aggiornati con frequenza e il team di supporto è costantemente presente, potete vedere a questo indirizzo: https://yootheme.com/support

Inoltre la documentazione fornita è tanto vasta quanto completa.

Elegantthemes

Potete vedere i temi e le caratteristiche a questo indirizzo: https://www.elegantthemes.com/

Divi è sicuramente un must tra i temi per WordPress, seppure contestato per la limitata possibilità di modificare alcune parti, resta tra i temi più utilizzati.
Il team di Elegantthemes mette a disposizione circa 10 temi e diversi plugin, tutto compreso nelle licenze che si dividono per annuali e a vita.
La particolarità di entrambe le licenze è che oltre i temi e i plugin, gli stessi temi si possono usare senza limite di siti differenziandosi da altri temi dove ad ogni licenza generalmente corrisponde l’utilizzo su un solo sito.
Personalmente ho usato Divi per anni e in diversi progetti, un tema validissimo.

Sono arrivato alla fine di questo breve riassunto che non contempla altre validissime risorse, ma che tratterò nel dettaglio più avanti.

 

 

Monitoraggio statistiche nel web 2019

Monitorare le statistiche in ambito web.

Assodato che per eseguire delle strategie efficaci non potremmo affidarci solo ad esperienza e intuito, sappiamo che tutto si basa sui numeri e sul loro rapporto con gli utenti che popolano ogni giorno il web alla ricerca dei più disparati argomenti, prodotti o servizi.

So bene che non vi scrivo niente di nuovo, ma tenerlo presente rientra sicuramente tra le azioni da fare per rafforzare le proprie strategie di comunicazione.

Capirne il comportamento in un’epoca dove si sono fissati degli stereotipi sembrerebbe semplice, ma non lo è affatto.

Il web e i suoi strumenti determinano comportamenti completamente differenti da quelli che spesso sono consolidate realtà nel mondo fisico.

Le procedure di acquisto, la scelta del prodotto, i rapporti di paragone tra prodotti simili è completamente differente.
Lo sono anche le interazioni sulla base degli strumenti utilizzati.

Monitorare e conoscere comportamenti e abitudini degli utenti è una professione configurata come studio della psicologia del web, spesso delegata a chi si occupa quasi esclusivamente di Web Marketing, ma non solo…

Per pianificare ed eseguire delle opportune strategie dovremmo capire esattamente quali siano gli strumenti preferiti dagli utenti e quali le tendenze aldilà delle new addictions anche se su questo sicuramente si potrebbe aprire un capitolo a parte evitando di entrare nel dettaglio psicologico delle dipendenze.

Esaminiamo invece le statistiche e il loro andamento così come le preferenze degli utenti che vedono punti percentuale elevati e differenti da nazione a nazione.

In questo articolo ho preso a riferimento i dati forniti da StatCounter e da Statista anche se possiamo trovare statistiche dettagliate da più fonti accreditate e non di parte.

Dunque non solo curiosità, ma elementi che ci faranno riflettere su dove compiere azioni mirate sulla base del pubblico, delle loro preferenze e dell’area geografica a cui siamo interessati.

Se prendiamo un singolo Social o ci chiediamo quale Social Network possa essere più usato, non possiamo fare a meno di pensare a Facebook.
Alcune statistiche hanno letteralmente sfondato le previsioni proposte solo pochi anni fa.

A partire dal quarto trimestre del 2018, Facebook ha avuto 2,32 miliardi di utenti attivi mensilmente.
Nel 2015 il numero di utenti attivi mensilmente era appena superiore a 1 miliardo.

Vediamo nel dettaglio i Social Network più popolari e con il maggior numero di utenti attivi mensilmente a gennaio 2019:

  • Facebook con 2,27 miliardi
  • Youtube con 1,9 miliardi
  • WhatsApp con 1,5 miliardi
  • Facebook Messenger con 1,3 miliardi
  • WheChat con 1 miliardo
  • Instagram con 1 miliardo
  • QQ con 803 milioni
  • QZone con 531 milioni
  • Reddit e Twitter con circa 300 milioni

Questi dati sono un grande indicatore, la presenza costante dei Social Network nella vita dei propri utenti ha un impatto sociale immenso.
L’utente trascorre parte della sua vita diviso tra offline e virtuale, in un precedente articolo relativo alla crescita degli utenti sul web e dal titolo: “Il web non aspetta nessuno” evidenzio come da comprovati dati che il tempo trascorso online è di circa 100 giorni l’anno.
Un dato che può fare impressione da un lato e dall’altro ci mostra un cambiamento epocale che rappresenta motivo di riflessione importante.

Desktop, smartphone o tablet, con quali dispositivi gli utenti trascorrono quasi un terzo della loro vita sul web?

Qui i dati percentuale sono molto differenti da nazione a nazione, da marzo 2018 a marzo 2019, ne prendiamo a riferimento tre: Globale, Italia e Stati Uniti.

Globale:

  • Mobile 48,98%
  • Desktop 47,04%
  • Tablet 3,98%

Italia:

  • Mobile 54,5%
  • Desktop 41,28%
  • Tablet 4,22%

Stati Uniti:

  • Mobile 50,02%
  • Desktop 42,17%
  • Tablet 7,81%

Il trend della navigazione da mobile è ormai in un’ascesa incontenibile anche per ragioni pratiche e tecniche.
Con un dispositivo mobile si possono collegare tutti ed eseguire azioni di navigazione sui principali Social Network o piattaforme di shopping online grazie alle applicazioni.
Un dispositivo mobile può essere portato ovunque ci si trovi e può trasmettere ovunque ci sia una discreta connnessione.
I costi, salvo non cercare il top, sono sempre molto limitati e alla portata di tutti.

Altro fattore che contribuisce a selezionare l’utilizzo dei device è legato all’ambiente, se lavorativo o ludico vi è differenza anche se è risaputo che spesso le pause lavorative sono destinate a verificare la timeline di Facebook o le stories di Instagram anche da desktop…
In altri ambiti la scelta è obbligatoria per ragioni tecniche e di usabilità.
Potrete comunque notare che la percentuale maggiore è rappresentata dal formato schermo presente su uno dei tanti smartphone da 3.7 pollici.

Vediamo i dati globali sulle preferenze di risoluzione in pixel degli schermi.

  • 360×640 il 18,23%
  • 1366×768 il 10,37%
  • 1920×1080 e del 8,2%
  • 375×667 il 5,05%
  • 360×720 il 2,96%
  • 1440×900 il 2,86%

Preferenze risoluzione in pixel degli schermi in Italia

  • 360×640 il 18,49%
  • 1366×768 è dell’11,59%
  • 1920×1080 è del 10,81%
  • 375×667 il 5,53%
  • 1440×900 il 3,52%
  • 1280×800 il 3,16%

Noterete che per l’Italia manca il formato 360×720 pixel, le altre percentuali sono abbastanza similari ad eccezione del formato 1920×1080 pixel corrispondente al formato 22 pollici.

Spero che chi ha avuto la pazienza di leggere sin qui non si chieda che senso abbia riportare la dimensione e le preferenze.

Credo che sia un aspetto importante da tenere in forte considerazione, una scelta obbligata secondo le esigenze dell’utente, seppure siano ormai anni che parliamo di responsive spesso si rischia di trascurare l’analisi di come sarà visibile il nostro sito a seconda del device utilizzato.
Vi capiterà spesso di incontrare durante la navigazione da mobile delle lunghe e infinite home page dove alla fine vi stancate di scrollare la pagina, salvo non vi sia un indice dei contenuti.
Meno problematico da desktop.
In ogni caso che sia uno smartphone da 5,5 pollici o un iMac 27, la visualizzazione dovrà essere sempre perfetta, anche se noterete che su iMac 27 alcuni contenuti appaiono smarriti.

Eppure l’attenzione non è posta solo al responsive, notate che c’è fermento seppure la loro prime apparizioni risalgono al 2016…
Oggi interessarsi alle PWA è quasi di vitale importanza.
Una Progressive Web App può essere usata da chiunque indipendentemente dal Browser usato, è responsive, sicura e praticamente simile alle app.

A proposito di browser, quali sono quelli più usati?

Browser più usati nel mondo:

  • Chrome per Android 30,05%
  • Chrome versione 72.0 20,6%
  • Safari iPhone 10,02%
  • Chrome 73.0 6,53%
  • Firefox 65.0 2,72%
  • Safari iPad 2,55%

Browser più usati in Italia

  • Chrome per Android 28,62%
  • Chrome 72.0 22,83%
  • Safari iPhone 9,11%
  • Chrome 73.0 7,62%
  • Firefox 65.0 4,17%
  • Safari 12.0 3,95%

Appare anche qui evidente che i browser principalmente utilizzati sono intimamente legati alla navigazione da mobile.

 

 

 

Il web non aspetta nessuno

Dopo anni riprendo a scrivere sul mio sitino personale che ha visto più tempi in maintenance mode di quelli in produzione.

Non stavo in comfort zone di sicuro, ma tra la routine dei lavori, dello studio e personali, ho peccato proprio nell’interrompere quella frequenza comunicativa che per anni ho portato avanti, riprendo da brontosauro.

Cosa è cambiato in pochi anni?
Tantissimo che per descriverlo servirebbero giorni o settimane.

La velocità con cui procede oggi il mondo digitale non ha paragoni con nessun altro fenomeno del 3° millennio.

Cosa è cambiato principalmente:

  • L’utente
  • La “velocità”
  • L’offerta
  • La domanda
  • La comunicazione
  • Gli interessi
  • Utente e categoria di pubblico
  • La relazione tra l’utente e il web
  • La relazione e comunicazione tra più utenti sul web
  • L’utilizzo sempre più frequente dello smartphone
  • L’utilizzo di app
  • I Social Network
  • Le ricerche degli utenti in rete
  • Le priorità comunicative
  • L’insofferenza
  • Incapacità di discernimento tra notizie reali e non
  • Il trend annulla le verità
  • Influencer come il pifferaio magico
  • Gli “addetti ai lavori”
  • Le specializzazioni nel campo digitale


Sono solo alcuni dei cambiamenti evidenti dettati dalla crescita impressionante come evidenziato nell’articolo pubblicato su thenextweb 

  • 5,11 miliardi di utenti unici di telefonia mobile nel mondo, in crescita di 100 milioni (2%) nell’ultimo anno.
  • 4,39 miliardi di utenti internet nel 2019, con un aumento di 366 milioni (9%) rispetto a gennaio 2018.
  • 3,48 miliardi di utenti dei social media nel 2019, con un totale mondiale in crescita di 288 milioni (9%) rispetto allo scorso anno.
  • 3,26 miliardi di persone utilizzano i social media su dispositivi mobili nel gennaio 2019, con una crescita di 297 milioni di nuovi utenti pari ad un aumento annuo di oltre il 10%.

Il numero di persone che utilizzano Internet è aumentato nell’ultimo anno, con più di un milione di persone che arrivano online per la prima volta ogni giorno da gennaio 2018.

In media, gli utenti di tutto il mondo trascorrono su internet 6 ore e 42 minuti online ogni giorno.


We’ll explore all of the key trends and insights from this year’s reports in detail in this article, but here are the essential headlines you need in order to understand ‘Digital in 2019’:

  • There are 5.11 billion unique mobile users in the world today, up 100 million (2 percent) in the past year.
  • There are 4.39 billion internet users in 2019, an increase of 366 million (9 percent) versus January 2018.
  • There are 3.48 billion social media users in 2019, with the worldwide total growing by 288 million (9 percent) since this time last year.
  • 3.26 billion people use social media on mobile devices in January 2019, with growth of 297 million new users representing a year-on-year increase of more than 10 percent

  • Circa 100 giorni l’anno trascorsi sul web!

Velocità nel web.
La richiesta di velocizzare ogni singolo aspetto dei contenuti ha assunto per buona parte degli utenti la priorità assoluta.
Innegabile che i ritmi di vita siano sempre più frenetici e le pause sono spesso ridotte a qualche ora serale e nel weekend.
I dati esposti sopra mostrano il tempo medio che un utente trascorre in rete, buona parte lo fa per lavoro, altri per ricerche personali ed altri ancora utilizzano i Social.
In tutti questi casi i contenuti devono essere fruibili all’istante, senza estenuanti attese e indipendentemente dalla tipologia di rete e del device utilizzato.

Per chi nel settore, anche se non per tutti, la velocità del sito web pare essere sempre messa in primo piano con tutti i vari tools di verifica, anche se spesso noto meno attenzione nella semplificazione dei contenuti e nell’usabilità sopratutto in ottica responsive.
Usabilità
Immaginare la scena dove la navigazione avviene da desktop o da uno smartphone è sicuramente in ottica UX il primo aspetto da improntare nel progetto di un sito.

Si, state pensando che per tale ragione ci siano le app e le più recenti WPA.

Il punto del focus è non trascurare l’utente, sia in termini di veloce fruibilità dei contenuti che nell’ottica dell’usabilità.
Per assurdo si potrebbe sottoporre un sito all’attenzione di uno o più bambini che sappiano già leggere ed usare strumenti digitali, si nativi digitali, e raccogliere la loro Esperienza nella navigazione del sito web.

Statistiche tendenze investimento traffico mobile e social

Sottolineare ancora il fondamentale ruolo dei Social in questa epoca potrebbe apparire banale, ma credo sia comunque il caso di ribadirne l’importanza.

Sia per quanto riguarda i piani di strategia relativa al vostro business o per quanto riguarda il rafforzare la presenza e autorità come brand.

I Social, distinti per funzioni, pubblico, tipologia di utilizzo e ovviamente per intenti, sono e saranno sempre più strumento veicolare non solo per tutto ciò che riguarda il mero business ma come strumenti di consultazione e informazione.

Non apro parentesi riguardo fonti, veridicità delle informazioni, manipolazione e strumentalizzazione.
Questo riguarda le fasce non di nicchia ma ancora meno l’intero popolo che vi ruota intorno.

La distinzione del Social usato come strumento atto a veicolare informazioni e offerte commerciali è conosciuto.

Posso vendere bene un prodotto o servizio al consumatore su Facebook e Youtube ma decisamente meno chance avrò su Twitter e ancora meno su Linkedin.
Nascono con propositi differenti e i dati statistici ne sono la prova.

Perchè questa premessa ?

Nella fase di progettazione legata alla diffusione di un marchio o prodotto si fa a volte confusione tra la propagazione generale e la presenza costante su specifici canali.
Si, molti stanno sicuramente pensando che: chi si occupa da anni di B2C e B2B sappia bene quali siano i canali da usare in relazione al piano di marketing, a ciò che si vuole offrire e a chi si vuole offrire quel dato servizio o prodotto…

Alcuni non lo sanno !

Spesso mi capita di leggere su gruppi e forum richieste di informazioni su come far aumentare il traffico al proprio sito.
Mi chiedo perchè più traffico e a che fine, cosa offriamo ?

Forse non se lo sono chiesti gli autori delle discussioni.

Un traffico numerico di utenti non sempre fa “cassa”, è come una centro commerciale, grande o piccolo che questo sia.
Migliaia di persone che vanno e vengono, seppure ben guidate da segnaletiche e spettacolari insegne..
Andranno dirette alla sezione di loro interesse o a ciò che suscita “Attenzione” e relativo alla loro iniziale ricerca.

Non voglio andare controcorrente ma credo che il sito non sia la bacchetta magica a tutto se prima non è stato steso un piano adeguato e una giusta strategia “SEO” e di “Web Marketing”.
In questo caso niente può scindere l’aspetto SEO da quello del Web Marketing, sono intimamente correlati e necessari.

Per individuare: caratteristiche, atteggiamenti e bisogni del pubblico a cui ci rivolgiamo serve una un’ analisi corretta !

Non sempre si può fare tutto da se !

Credo si dovrebbe entrare maggiormente nell’ottica del team !
O meglio, non ci si può sempre e solo avvalere di una sola figura professionale, reputo che per un buon lavoro serva la giusta figura in ogni ambito e ramo di sviluppo.
Non posso pretendere che chi si occupa del server su cui è allocato il sito possa anche occuparsi ci curare i contenuti del sito, analizzare le statistiche, studiare piani e campagne di marketing, gestire i Social.
Potrebbe certo farlo ma la mole di lavoro potrebbe essere tale che se si eccelle su un fronte si perde sull’altro e spesso non si compensa.

Credo che proprio in fase di attuazione, il progetto abbia estrema necessità di un piano si strategico ma anche della progettazione relativa allo stesso team, scelta delle figure e relative funzioni.
Sono andato a vedere alcune statistiche, sono collegate in parte a quanto sopra esposto, inoltre si deduce chiaramente che la telefonia mobile stia compiendo passi da gigante, si non solo in questo inizio 2016, ma adesso magari andrebbero riviste alcune giuste strategie

Ci sono ancora aziende che dopo aver superato l’insormontabile ostacolo della costruzione di un sito web, ora discutono sulla validità del traffico da mobile in particolare chi è proprietario di siti web datati e usabili esclusivamente da desktop.

Le espressioni più comuni: “i nostri clienti usano più il desktop che lo smartphone”! Ne sono spesso la prova.

Vediamo due dati estratti da Statista e relativi al 2015

Social Network e motori di ricerca

Estratto dall’articolo Di Mathias Brandt 3 Agosto 2015

Confermata più volte negli ultimi anni, la previsione che i Social Network saranno una forte concorrenza per i motori di ricerca
I dati pubblicati da Statista rendono possibile un confronto diretto, mostrano che le reti sociali sono una vera “minaccia” per Google e altri motori di ricerca.
La Gran Bretagna ne è un esempio
Quest’anno, la quota dei Social network per le entrate pubblicitarie on-line è pari al 14 per cento rispetto al 53 per cento dei motori di ricerca.
Tuttavia, i calcoli di analisi di Statista dimostrano che nel bilancio complessivo il potere rimarrà in favore del motore di ricerca per i almeno prossimi 5 anni.

Questo grafico mostra le percentuali di ricerca tra i Social e i motori di ricerca nel 2015

dati-stats-ads-social

Digital Advertising

Il Digital Advertising utilizza Internet per recapitare i messaggi di marketing attraverso vari formati agli utenti di Internet.
Questo include banner web, video pre o mid-roll, ricerca di pubblicità e annunci online e la pubblicità nei social network tra cui spicca come sempre Facebook.

Di solito il mercato Digital Advertising è segmentato in Desktop e Mobile Advertising a seconda del metodo di consegna.
La definizione del mercato esclude l’email marketing e gli annunci audio.
Tutti i dati si riferiscono a valori netti.

digit-ads1

Estratto dall’articolo di Felix Richter 9 dicembre 2015

Applicazioni più usate e reti mobili

Negli ultimi anni, sia per l’adeguamento a responsive dei siti web e alle innumerevoli funzioni degli smartphone oltre a reti mobili più veloci hanno portato ad un aumento di visualizzazioni video e altri contenuti su dispositivi mobili.Il traffico mobile di dati è salito e secondo le stime di Cisco continuerà a farlo per anni.
Da notare che si tratta solo di una piccola parte di applicazioni che fanno la parte del leone nel consumo mobile di dati.
Secondo un recente rapporto da parte della società di apparecchiature a banda larga Sandvine, YouTube e Facebook rappresentano da soli il 36 per cento del traffico mobile del Nord America durante le ore di punta.
In totale, le applicazioni affamate dati sette maggior parte combinati con semplice conto vecchio navigazione web (HTTP) per due terzi del traffico dati mobile, mentre i milioni di altre applicazioni rappresentano il restante terzo.

Questo grafico è dato dal traffico dati mobile in Nord America durante le ore di punta per applicazione.

network-mobile 2015

Facebook trend 2015

Estratto dall’articolo di Felix Richter Nov 5, 2015

La crescita di Facebook è direttamente proporzionale al numero di annunci dedicati ai dispositivi mobili

Il business mobile advertising di Facebook.

I ricavi sono saliti al 41 per cento, $ 4.500.000.000
L’utile netto è cresciuto e ha toccato quota 11 per cento per raggiungere $ 896.000.000.
L’aumento dei profitti sarebbe potuto essere maggiore se Facebook avesse raddoppiato le spese di R & S rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

Facebook ha iniziato a vendere pubblicità mobile nel 2012, nemmeno gli ottimisti più lungimiranti avrebbe potuto prevedere quanto questa decisione avrebbe determinato successo.
In ciascuno degli ultimi undici trimestri, gli annunci per cellulari hanno rappresentato oltre il 90% di crescita del fatturato di Facebook.

Nei primi nove mesi del 2015, tutta la crescita della società è pervenuta da pubblicità su tablet e smartphone.

Le entrate pubblicitarie da Mobile ora rappresentano il 78 per cento degli introiti pubblicitari di Facebook e il 74 per cento dei ricavi totali.
Considerando il fatto che Facebook ha 894 milioni di utenti di telefonia mobile come media giornaliera, non è una sorpresa che i suoi sforzi di pubblicità su mobile siano riusciti.

facebook-mobile

Marchi di prodotti con il maggior numero di fan su Facebook nel mese di ottobre 2015 (in milioni)

Questa statistica fornisce informazioni sui marchi di prodotti più popolari su Facebook, ordinati per numero di fan sul social network.

A partire da ottobre 2015, il sito di streaming video YouTube è stato al terzo posto con 81.41 milioni di fan su Facebook. La piattaforma video è stata anche tra i più popolari pagine fan di Facebook in tutte le categorie.

Brand aziende su Facebook 2015

B2C e B2B andamento sulle piattaforme al 2015

Estratto dall’articolo di Felix Richter May 29, 2015

Secondo il di Social Media Examiner e dal suo ultimo rapporto sui social media marketing, Facebook è ancora la piattaforma più utilizzata sia tra i marketers B2B e B2C.

Con livelli di utilizzo del 96% e del 88% tra B2C e B2B , rispettivamente Facebook è chiaramente considerato un importante strumento di marketing.

Tuttavia, quando gli viene chiesto quale canale sociale è per loro il più importante, si scopre che la maggior parte del marketing B2B in realtà mette Linkedin davanti a Facebook, il 41% degli oltre 1.000 intervistati con un focus B2B preferisce Linkedin come scelta principale, mentre Facebook ha ottenuto il consenso solo dal 30% dei professionisti B2B intervistati.

Per il marketing B2C la storia è completamente diversa: il 65% degli intervistati considera di Facebook più importante social network per la loro attività, mettendolo decisamente in una posizione avanzata rispetto a Twitter (10%) e LinkedIn (9%) come strumento di consumer marketing.

B2-marketer 2015

 

WordPress o Joomla

WordPress o Joomla

WordPress o Joomla, sono entrambi tra i principali e più usati CMS Open Source al mondo.

In genere sono persone che si avvicinano al mondo dei CMS più usati, altre volte clienti a cui è stata fatta un’offerta o una consulenza per l’esecuzione di un progetto, vorrebbero capire con rassicurazioni quale CMS potrà causargli meno noie.
Personalmente non credo che WordPress e Joomla si possano definire uno meglio o uno peggio, sostengo invece che i due CMS andrebbero visti in merito all’uso stabilito e alla tipologia di utenza che si prende cura in seguito dei contenuti e della gestione complessiva.

WordPress o Joomla per il nostro sito ?
Oso scrivere che non dipende solo dal progetto ma da chi poi seguirà il sito, dalle funzionalità aggiuntive e loro gestione.
Uso senza problema alcuno entrambi e con belle soddisfazioni a patto che almeno il servizio di hosting sia adeguato e stabile…
WordPress nasce per un uso più intuitivo lato utente, minore dispersione nell’accesso ai comandi, veloce ricerca dei media anche grazie al filtro di ricerca.
Joomla in ciò ha forse maggiore velocità di caricamento ma la ricerca nelle cartelle è dispersiva, una voce “cerca” non sarebbe male.
Nella nuova versione 3.5 di Joomla che si accinge ad uscire, l’editor dispone del drag and drop immagini, strumento che velocizza le operazioni quando siamo di fronte all’editor.
L’editor in entrambi i casi è ottimo e personalmente mi sono sempre trovato bene con quello di default, senza ricorrere a JCE Editor
Aggiornamento e frequenza
Sia WordPress che Joomla sono ormai sempre più oggetto di frequenti upgrade necessari per migliorare sia caratteristiche che sicurezza dei CMS
Plugin WordPress, componenti, moduli e plugin per Joomla
Per WordPress il numero di plugin disponibili è veramente esagerato, si possono cercare e scaricare dal repository di WordPress o installare direttamente dal lato amministrativo, in pratica c’è un plugin anche per le più semplici funzioni che complesse con grande disponibilità anche nelle versioni free.
Per altri con funzioni più avanzate si va ai plugin a pagamento che offrono comunque ottima affidabilità e maggiori funzioni.
Per Joomla troviamo vastissima scelta di plugin e moduli nella JED (Jooma Extension Directory), ben 34 categorie di plugin che assolvono alle principali esigenze andando dalla gestione E-commerce alla gestione immobiliare, eventi sportivi ecc ecc
Anche su Joomla possiamo installare direttamente dal lato amministrativo ma in questo caso parliamo di estensioni,

  • Componenti
  • Moduli
  • Plugin

Dall’uso fatto sinora di entrambi devo ammettere che ho trovato qualche soluzione in più per WordPress, ma la JED di Joomla è davvero vasta.
La mole di sviluppatori che ci lavora è impressionante  ed è anche una della ragione che spesso impedisce il controllo totale in ambito di sicurezza, per questa ragione sia Joomla che WordPress hanno già da tempo creato delle linee guida.

Temi e template
Scegliere WordPress o Joomla è spesso per alcuni progetti dettato anche dal lato del design, la scelta dei temi e l’aspetto grafico di WordPress è spesso più “ricco” di funzionalità, non di rado a discapito delle prestazioni in termini di velocità di esecuzione  e caricamento pagina, sia sul lato pubblico che sul lato amministrativo.
Ciò purtroppo accade con l’uso dei vari plugin necessari per il funzionamento del tema, vedi i vari Visual Composer o Slideshow
Vi sono vari temi per WordPress sviluppati con Framework validi che forniscono pulizia di codice e ottime prestazioni, oltre naturalmente ai temi di default che si possono configurare e personalizzare senza grandi interventi.
Template per Joomla, abbiamo alcune aziende che sviluppano template eccellenti che integrati a componenti come K2 o WidgeKit si rivelano straordinari sia per la semplicità di configurazione che per la pulizia del codice, inoltre poche richieste di risorse a fronte di elevata velocità di apertura pagine.

SEO Joomla o WordPress, anche in questo ambito troviamo pareri spesso discordanti.
Joomla possiede già da tempo al possibilità di configurare le url friendly o url amichevoli, cioè url pulite e prive di numeri e caratteri speciali e dunque più appetibili sia dai motori di ricerca che dagli utenti.
Oltre a curare i contenuti sarà sufficiente compilare con cura i campi “

Per WordPress si inizia con il configurare i permalink  per avere una url pulite, per ulteriori funzioni una buona parte degli utenti ricorre al noto plugin Yoast SEO per inserire  negli articoli o pagine i campi: 

Quindi studiare e usare WordPress o Joomla ?
Direi di si salvo non vi sia una certa empatia più con uno che con l’altro dei due CMS, fare pratica in un ambiente di test online per studiare le funzioni complete va bene anche installare in locale.

Preventivo e progetto per sito web

Scrivo questo breve articolo mosso da un profondo senso di commozione nel leggere e non senza disappunto alcuni informazioni in merito alla realizzazione del preventivo per un sito web.

Il preventivo in questo caso non è lo strumento universale che determina l’intera e complessiva valutazione di un lavoro.
Senza progetto possiamo solo ritenerlo esclusivamente l’indice di alcune voci con indicati i costi per la realizzazione e un costo complessivo ma spesso generico.

„Non è novità vedere circolare preventivi per diverse esigenze ma compilati allo stesso identico modo”.

Il preventivo nel caso di un sito web dovrebbe essere sempre personalizzato tenendo conto della tipologia di servizio e della richiesta.

Fare un copia e incolla uguale e rivolgere indistintamente l’offerta sia al droghiere che allo studio legale senza un’analisi delle reali e specifiche esigenze è una forma superficiale che spesso si conclude con una negazione o valutazione solo in merito all’offerta più bassa.

Ciò genera senza dubbio confusione successiva all’atto dell’esecuzione.

Vediamo la definizione e interpretazione del termine Preventivo come specificato nella maggior parte dei dizionari in lingua Italiana, in questo caso è il dizionario Treccani nel secondo significato del termine, alcuni esempi d’uso.

Agg. e s. m.

  • Che si fa in precedenza, anticipatamente, soprattutto nell’espressione calcolo preventivo
  • Calcolo di previsione del costo di un determinato lavoro: fare un calcolo preventivo delle spese, degli incassi
  • Farsi fare un preventivo per l’impianto di riscaldamento; mi sono fatto fare un preventivo dal dentista ecc ecc.
  • In economia, in finanza, in contabilità, bilancio preventivo, il documento contabile in cui trovano rappresentazione in cifre le previsioni o dell’intera gestione di un’azienda (bilancio preventivo o di previsione) o di singole operazioni o affari
  • Preventivo di cassa, di competenza, economico, finanziario, rappresentazioni delle corrispondenti previsioni

Inoltre:

  • Preventivo di costo e spese, conto nel quale si espongono gli elementi di costo di un acquisto da eseguire o di un’opera da effettuare; preventivo di esercizio, conto nel quale si espongono i costi probabili di un ciclo o di più cicli di produzione e i ricavi che si spera di ottenere da questa
  • Preventivo d’impianto, conto nel quale si espongono i capitali occorrenti per l’impianto di un’azienda o di un’opera
  • Preventivo di vendita o di netto ricavo, conto nel quale si espongono gli elementi negativi e positivi di una vendita da eseguire, per determinare il prevedibile ricavo netto.
  • Nella contabilità dello stato, preventivo di cassa, il documento contabile preparato dal dipartimento del Tesoro su dati forniti dalla ragioneria dello stato.
  • Nel linguaggio commerciale, essere in (o nel) preventivo, probabile, prevedibile.

 

Bene, in quale di questi esempi avete letto un riferimento a “Progetto”?

Sarebbe utile sfatare l’idea che preventivo e progetto siano la stessa identica cosa.
Alla pari escludere che il progetto sia parte integrante del preventivo e gratuito!

Possiamo parlare di un preventivo di massima nel caso che il cliente richieda in modo specifico e preciso, in ogni caso salvo non sia un’agenzia web che in precedenza abbia eseguito un progetto evidenziando i punti necessari, il cliente non sempre sa ciò che esattamente gli serve.

Ha una visione d’insieme, come nell’esempio di un immobile.

Si conosce solo in linea di massima cosa vorremmo, ma mancano tutte le varie fasi progettuali tali da definire anche i relativi costi in base a infinite varianti.

Ma sappiamo bene che spesso ci scontriamo con realtà aziendali anche di successo ma a cui manca spesso la giusta considerazione e conoscenza dei fattori legati alla loro presenza online e quanto sia importante la pianificazione delle azioni e il progetto.

Quindi come procedere ?

Personalmente la vedo in questo modo, una fase è da ritenersi gratuita e le restanti vanno retribuite a seconda delle tempistiche e complessità.

  • Se e quando possibile fissare sempre un incontro diretto, in alternativa colloquio telefonico  video chiamata.
  • Sentire le esigenze e prendere nota nel caso non vi sia specifica richiesta scritta

Fasi ove è richiesto un determinato tempo di studio e analisi sia dell’azienda che del settore per definire il progetto e preventivo del sito web

Accade sovente che la richiesta del cliente si limiti alla semplice richiesta relativa al sito web.
Adesso tutto potrebbe terminare con un preventivo che preveda l’avvio del sito, scelta del servizio di hosting, il caricamento del CMS, la configurazione del tema grafico, l’inserimento di alcuni contenuti.

Nelle opzioni ci sarebbero il mantenimento con eventuali aggiornamenti, eventuale inserimento delle schede prodotto se E-commerce o dei servizi in vendita, la pubblicazione di articoli secondo un calendario editoriale ecc ecc

Direi che abbiamo fatto, aspettiamo solo la conferma che attesti la scelta verso la nostra offerta.

Bene, spesso rischiamo di aspettare troppo o sentiamo che il cliente rimanda per le ragioni più disparate.

Forse il prezzo era fuori dalle medie di mercato o magari ho omesso qualche punto ?

Probabilmente nessuna delle ipotesi.

Proporre il progetto ed eventuali strategie come elemento di successo non dovrebbe essere un optional in una trattativa seria ma parte fondamentale che riveste ruolo ancora più importante del mero preventivo.

Quindi proporre sempre un progetto ben fatto, dettato da studio e analisi andrà ad essere allegato al preventivo ?

NO!

Sono due aspetti diversi che richiedono risorse ed energie differenti.

Il progetto e la strategia che viene eseguita per il cliente è si potrebbe definire già metà dell’opera.

Non conosco nessun geometra o ingegnere che sviluppi gratuitamente progetti !
Possibile che vi fornisca un bozza, ma se chiedete il progetto vi pretenderà giustamente la relativa parcella.

La parte progettuale di un sito web è l’aspetto più complesso, si studieranno diversi fattori, si dovrà seguire e guidare il cliente e fornirgli consulenza sino alla realizzazione definitiva di quella che era solo un’embrionale idea.
Ci saranno degli obiettivi da raggiungere e si definiranno i tempi programmati e le linee di comunicazione.

Siamo una sorta di supporto, di guida, a noi affidano spesso le loro speranze di successo online.
Qui sta a noi eseguire tutto come se fosse non solo un nostro progetto o banale sito web ma bensì una creazione realizzata con adeguato scambio e messa al servizio del cliente così che ne possa godere in termini di ritorno, che sia di natura economica o di immagine.

Quindi dico no al Preventivo copia incolla ove cambia solo l’intestazione del cliente
Dico no alla definizione dell’offerta dettata solo dal preventivo (gratis).

TRADUZIONE CONTENUTO IMMAGINE ELISABETTA ALICINO

schema-progetto-web

Project management

SUCCESSO

Se tutto eseguito secondo progetto è ciò che dobbiamo aspettarci!

CMS e Sicurezza

Brevissimi suggerimenti…

Sicurezza WordPress e non solo, ne parliamo spesso, leggiamo, ci studiamo su e troviamo soluzioni a volte adeguate e a volte insufficienti in alcune situazioni.

 

„La sicurezza assoluta per i nostri siti WordPress, Joomla o altro CMS probabilmente non esiste, esiste tenere aggiornati WordPress, Joomla e gli altri CMS ad ogni nuova release″

Quindi come possiamo proteggere il nostro sito anche quando la nostra versione di WordPress, di Joomla, Drupal o Magento ecce ecc è aggiornata ?

„Sono del personale parere che l’aspetto sicurezza sia una branca specifica e se devo essere sincero in progetti di una grande importanza ma anche di media importanza preferirei affidare la questione ad un team di professionisti specializzati solo in sicurezza”

Spesso si valutano diverse necessarie strategie legate a ciò che dovrà comunicare e vendere il sito.

L’ottica di partenza pone attenzione sul lato UX del sito, la sua indicizzazione e particolare lavoro per quanto concerne il lato SEO nell’ottica di ottenere successo nelle azioni di Web Marketing.

Bene, tutto molto bene…La strategia è fondamentale !
Ci sarebbe però a monte da considerare identica o meglio, maggiore importanza da dedicare alla sicurezza del sito web ovviamente anche questo ha un costo !

I dati parlano chiaro !

Secondo un’analisi eseguita tra il 2014 e 2015, su un campione di 5.500 aziende che comprendono 15.000 siti web e le scansioni eseguite su oltre 1,9 milioni di file, quasi la metà delle applicazioni web scansionate conteneva una vulnerabilità di alta sicurezza’ come XSS o SQL Injection, mentre oltre 4 su 5 applicazioni web sono state colpite da una vulnerabilità di sicurezza media.

Nel complesso, i risultati hanno confermato che le vulnerabilità delle applicazioni web pongono gravi minacce per la sicurezza complessiva delle aziende, come la perdita di dati o alterazione di questi, i tempi di inattività, la perdita di reputazione e spesso pesanti sanzioni.

„La Sicurezza del sito dovrebbe essere una priorità in qualsiasi organizzazione, ma rimane l’aspetto più trascurato da parte dell’azienda.
Gli hacker continuano a concentrare i propri sforzi su applicazioni web-based poiché spesso non hanno accesso diretto ai dati back-end come i database dei clienti”

. Questo quanto emerso dall’analisi di Acunetix nella sua relazione.

Secondo il rapporto, sia le applicazioni web che server sono a rischio vulnerabilità di alta e media sicurezza.
Quasi il 10 per cento dei server sottoposti a scansione sono stati trovati vulnerabili a rischi elevati di sicurezza e il 50 per cento aveva una vulnerabilità di media sicurezza.
Tutto ciò riguarda sia WorPress che altri CMS, come dire: “Chi esegue un attacco poco si cura di quale sia il CMS utilizzato, gli interessa solo danneggiare o modificare, nessun CMS gli sta particolarmente simpatico o meno.
Finita la premessa e dato che non tutti possono disporre dell’ovvio budget necessario per ricorrere ad un team di esperti in sicurezza informatica, vediamo come proteggere almeno in parte il nostro sito realizzato con WordPress.
I rudimenti sono certamente evitare il classico “admin” come username e password del tipo “1234567” o data di nascita (su questo argomento vi sono centinaia di pubblicazioni e dunque sorvolerò proprio.
Mantenere temi e plugin aggiornati e sempre provenienti da fonti sicure, accertarsi che vi siano aggiornamenti recenti.
Questi sono spesso la principale fonte di falle che possono compromettere il nostro sito web.

Sui temi vorrei sottolineare, evitiamo di risparmiare se si tratta si un progetto per terzi ma anche se si tratta di un nostro sito o se vogliamo creare un nostro blog.

Vale la pena di spendere qualche dollaro e affidarsi a temi Premium, ve ne sono a partire da poco più di 20 $.

Tra i migliori posso suggerire quelli offerti da Elegant-Theme,  Woo-Themes e i template e temi di Gavick
Abbiamo accertato che username e password siano sicuri, quindi sarà difficile per i malintenzionati accedere direttamente dal backend di WordPress.
Possiamo stare tranquilli…Anche no !
Gli attacchi “Brute Force” sono determinati da software (Bot) che cercano ripetutamente di violare l’accesso al pannello di amministrazione, attacchi che possono durare giorni e a nostra insaputa, sino a riuscire nell’intento.
Possiamo ricorrere a uno dei tanti plugin, rammentiamo che verranno eseguite delle modifiche ad alcuni file: wp-config e htaccess.
In alternativa cambiare la posizione di wp-admin.

Suggerisco un backup del database e il salvataggio dei file indicati prima dell’installazione del plugin

Il plugin è ITHEMES SECURITY per WordPress

Richiede: 4.1 o superiore
Compatibile fino a: 4.4.1
Ultimo aggiornamento: 2 settimane fa
Installazioni attive: 700.000+

Giusto “pochi” aspetti da configurare e avremmo una buona protezione e un sistema di alert via Email, inoltre oltre un dato numero di tentativi di accesso si può determinare il blocco dell’indirizzo IP.

Insomma un buon plugin che ci garantisce qualche sonno tranquillo.

Altra ottima soluzione è Clef Two-Factor Authentication

Compatibile fino a: 4.4.1
Ultimo aggiornamento: 4 giorni fa
Installazioni attive: 600.000+

Altro plugin per WordPress è WordFence di cui già vi ho parlato in un precedente articolo

Non vorrei fare una lista di tutti i plugin disponibili anche perchè alcuni sono abbastanza difficoltosi nella configurazione, inoltre anche gli stessi plugin che garantiscono sicurezza potrebbero paradossalmente costituire porte di ingresso a malintezionati.

A proposito di plugin verificare lo stato di vulnerabilità o eseguire una ricerca sui plugin che usate sul vostro sito WordPress qui: wpvulndb.com/plugins

La scelta dell’hosting ha fondamentale rilevanza, spesso si cerca di risparmiare a discapito della sicurezza.

Esistono alcuni strumenti che ci consentono di verificare eventuali vulnerabilità.

Uno di questi è il servizio offerto anche nella versione trial di 14 giorni da Acunetix OVS

Sarà sufficiente creare un account, inserire indirizzo IP del server ove si trova il sito o l’url del sito.
Scaricare e trasferire un file nello spazio web

Appurata la proprietà del sito si può procedere alla scansione.

Concludo …

Dato che come funghi vengono fuori corsi su come tenere un corso, corsi su come scrivere un corso, guida su come guidare un corso…
Non sarebbe male iniziare a lavorare seriamente su Corsi atti a garantire la sicurezza informatica.
Non parlo di corsi da poche ore e sbamm sfondi, no, parlo di figure specifiche senza tuttologia alcuna, figure veramente preparate in tal senso ed in questo specifico campo, Professionisti (si con la maiuscola) che possano offrire adeguato supporto in materia di sicurezza.

Buon lavoro

Wordfence Security plugin per WordPress

WordFence Security un ottimo Plugin per WordPress ora alla versione 4.4

Premesso che l’aggiornamento costante e nel minor tempo possibile del CMS WordPress, dei sui plugin e temi è sempre fondamentale per evitare problemi di sicurezza.
Allo stesso modo la scelta del servizio di hosting deve essere oculata senza spesso farsi ingannare da servizi low coast, sebbene spesso sui condivisi vi siano senza dubbio maggiori rischi.

Installazione del plugin

Per limitare ulteriormente i ben noti hackeraggi dei nostri siti in WordPress, questa resta una valida soluzione, sempre che si rispetti l’installazione di plugin e temi WordPress di provenienza sicura.

Ci permetta inoltre di monitorare traffico e provenienza delle visite con un report accuratissimo, ci mostrerà suddivise in sezioni le tipologie di visite, loro provenienza se umane o meno e con relativi indirizzi IP, utenti registrati e crawler.

L’installazione è la tipica come per tutti i plugin di WordPress, ho da pacchetto oppure semplicemente digitando il nome del plugin WordFence Security nella barra di ricerca plugin dal repository di WordPress e cliccando “Enter” dalla nostra tastiera.

Una volta caricato dobbiamo attivarlo, ora andiamo nel menù di amministrazione e sulla voce WordFence troveremo l’indicazione sull’inserimento di un valido indirizzo Email che ci consentirà di attivare sia il plugin che il sistema di alert.

Caratteristiche del plugin

Il plugin Dispone di 4 diversi livelli di sicurezza, di default è impostato a due ma può essere personalizzato.

WordFence Security ci consente di eseguire uno scan e rilevare eventuali “anomalie” che ci consentono di capire anche se vi sono modifiche tra i file originali del core di WordPress e quelli attuali, inoltre eventuale blocco di malware.
La scansione ci potrà essere inviata alla Email indicata.

Una protezione efficace ma non solo…Su questo sito ove è installato WordFence Security mi ha permesso di individuare alcuni 404 che erano “sfuggiti” al setaccio dopo un recente restyling del sito.
Ci consente inoltre a colpo d’occhi e grazie alla funzione live di verificare in tempo reale i dettagli del traffico, provenienza geografica e pagine visitate.

Altra importante funzione è “Blocked IPs”, dunque oltre che provvedere ad un accurato sistema si analisi ci consente di provvedere al blocco di quegli indirizzi IP, o classi di indirizzi, che potrebbero rappresentare una minaccia per il nostro sito web.

Cellphone Sign-in è un’altra grande funzione, ci consente un alert al nostro numero di telefono mobile facendoci conoscere le operazioni di login.

La funzione “Country Blocking”, che consente di bloccare il traffico proveniente da un’intera area geografica e la funzione “Scan Schedule”, che ci consente di programmare le scansioni.

Questa ultime funzioni sono disponibili solo sulla versione Premium

Scaricare il plugin

Per scaricare il plugin WordFence Security dal repository Wordpress